RACCONTO |
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Una giornata fantastica ! preannunciata da una
meteo che dava una bava di Nord in attenuazione che, per fortuna, si è
protratta più a lungo del previsto. Il venticello che sbatte le
tapparelle mi costringe ad alzarmi dopo poche ore di sonno. Alcuni danno
alta pressione e stabilità, ma la mia meteo, il caldo che fa in pianura,
il cielo perfettamente terso ed il nord in quota mi dicono che oggi si
volerà bene in termica e poi come sempre il miglior modo per verificare
una previsione è decollare e vedere cosa succede in aria.
Giornata dai colori indimenticabili a cui si aggiunge anche il piacere
di tornare a spostarsi per le Alpi. Le termiche sono piccole e difficili,
intermittenti e rotte, le velocità di salita ed il rischio di un buco
costringono a spostarsi con molta calma e anche se sento quelli di
Calcinate che stanno salendo bene lascio lo Zerbion e faccio 45 Km nel blu
senza girare nulla di significativo che mi garantisca un rientro, chiamo
Baleani e gli dico che difficilmente rientrerò. |
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Mi appoggio a Est di Domo e salgo un centinaio
di metri, poi punto il costone a N di S.Maria, si sale, anche se mi faccio
bastonare da un parapendio che sale come un pallone perfettamente
immobilizzato da una bolla termica molto violenta che io riesco solo ad
affettare. Metto il naso al fondo della valle e poi do un occhio
all'orologio, è tardi, il sole cala presto e se voglio rientrare devo
trovare un punto dove fare la massima per poi planare almeno fino nella
valle di Alagna da dove potrò scegliere se tentare il rientro o andare in
planata a Biella. |
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Il sole, nonostante la moltissima neve fa il
suo dovere e compaiono i primi cumuletti, sono quasi certo che si potrà
rientrare facilmente senza passare dalla pianura. |
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Non si può non essere felici di un giorno
così! |
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Cumuletti in formazione, ottimo segno per
un volovelista, devo raggiungerli prima che si sfaldino. |
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Ritrovo Stefano Baleani e insieme cerchiamo di
rientrare, ma come sempre ognuno ha le sue idee e prendiamo due strade
diverse. |
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Stefano B. punta il Rosa dove aveva
trovato un cumuletto che l'aveva porta all'andata a 3500m, rientrerà
passando molto più a N |
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io taglio per la più dritta e sicura,
verso valli con qualche pendio scuro scaldato dal sole. Trovo un bel
termicone a Brusson con l'immancabile aquila che ci volteggia dentro. |
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Mi farò una delfinata fino ad Aosta con
estremo godimento per la la vista. Il Cervino con un aliante che sta
ancora gironzolandogli intorno. |
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Cima Longheda, do un tirone e proseguo |
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Faccio tre giri prima di Blavi e tirando
mi ritrovo sempre più alto delle creste e posso planare oltre la Chaligne. |
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Una termicuzza e poi via a Courmayeur
dove la catena del Bianco mi accoglie a braccia aperte. |
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Giro i buoi dopo aver perso 500m su tutti
i costoni per vedere se c'è da salire |
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In totale relax aspetto Stefano che
arriva. Mi farò un'altra delfinata allo Zerbion partendo da Blavi e
rientrando senza più trovare nulla. Anche se le termocalze fanno il loro
dovere devo rientrare o smonterò al buio. |
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