rmai l'estate volge al termine, l'alta
pressione è svanita chissà quanti giorni fa e si è trascinata dietro una
perturbazione di dimensioni bibbliche.
Piove da ormai un mese, l'umidità penetra nelle ossa della terra, il tepore
della mansarda è appena sufficiente a mantenere asciutto lo spinneker della
mia ala.
Gli impegni scolastici di ricerca per il Dipartimento di Meccanica del
Politecnico di Torino catalizzano completamente i miei pensieri; passo le
ultime giornate di vacanza fra viti, martelli, componenti elettronici e
computer.
Quando scorgo il primo raggio di sole dalla finestra non ho neppure più la
forza di prendere tutta l'attrezzatura e andare a volare !
La schiarita, comunque, durerà solo poche ore, il tempo necessario perche
qualche temerario trovi la forza e il coraggio di stendere l'ala sul pendio
fangoso del decollo di Andrate. Lo seguo con il binocolo, mentre i fogli
scivolano lentamente accompagnati dal gniit gniit della stampante.
Venti minuti di preparazione e attesa di una "scorreggia" di vento
da 3 o 4Km/h poi il decollo, due minuti di volo per poi atterrrare in un
prato fradicio sul quale dovrà piegare l'ala.
….CONTINUA SUL LIBRO IN USCITA “LE ALI DELLA LIBERTA’” di S.Maruelli
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