a superba catena del MONTE BIANCO offre
agli appassionati vololiberisti delle possibilità fantastiche di volo, con
itinerari ancora tutti da scoprire.
Lo scorso anno MICHELE GILIO aveva realizzato per la prima volta (in
parapendio) il volo PUNTA HELBRONNER 3462m CHAMONIX 1023m e aveva così
consacrato un percorso che è certamente il più spettacolare che si possa
trovare in Europa.
Per la configurazione morfologica, COURMAYEUR è una zona di volo che
richiede, per essere praticata con sicurezza, un ottimo bagaglio aerologico,
in quanto, per la confluenza della brezza di tre valli e per la rapidità dei
mutamenti climatici, capita spesso di dover rinunciare al volo.
D'altro canto, però, quando le giornate sono buone, si possono sfruttare gli
oltre 3000m di dislivello delle bastionate rocciose della cresta dei
ROCHEFORD, che si traformano in un trampolino verso le GRAN JORASSES la cui
punta più alta, la Walker, si staglia a ben 4208m !
Finiti i corsi all'università, inizio, come ogni anno, le vacanze estive in
val di COGNE.
Lunedì 22 luglio il programma gionaliero consiste in una gita nel parco, con
abbuffata di mezzogiorno insieme agli amici, ma al suono della sveglia tutto
si accinge a cambiare.
Il richiamo delle termiche blu...
Il primo sguardo dal finestrino della roulotte non nasconde agli occhi
semichiusi e ancora assonnati il potenziale "vololiberistico" della
giornata.
L'idea è unica. Non si deve far strada fra allettanti alternative; la mia
mente è sgombra da altri pensieri, forse mai come adesso sono determinato.
Salutati gli amici "merenderos", preparo tutto l'armamentario:
koflach, sopratuta in gore-tex, doppia giacca, sottoguanti, sopraguanti,
sottocasco di seta, sottocasco di pile, calzettoni, macchina foto, vario
ecc...
La meta del mio viaggio è scritta nel cielo terso come mai (che indica una
instabilità notevole) e nelle bandiere che sono perfettamente immobili.
Una giornata come questa capita una volta l'anno e non è da perdere.
Parto con la mia fidata Uno Diesel alla volta di COURMAYEUR con un piano di
volo pazzesco: decollo dal PAVILLON 2100m, boa sul paese (La Palud),
attraversamento della catena del Monte Bianco, boa su CHAMONIX (FRANCIA), poi
atterraggio a VERBIER (SVIZZERA) per un totale di circa 60 Km (il ritorno a
COURMAUEUR in volo completerebbe il TRIANGOLO BIANCO, ma questo giro non è
mai stato realizzato neppure dai deltaplanisti...).
La parte più dura: oltrepassare la catena del MONTE BIANCO che richiede una
quota minima di 4000-4200m, tempo massimo dell'attraversata: due ore. Se
arrivassi a CHAMONIX verso le 14 e il plaffond fosse almeno a 3200m, mi
resterebbero 40 Km di cui i primi 15 si giocano su una cresta continua di
2500m, gli altri in 5 traversi a zig zag di 7 Km ciascuno, ma con termiche di
servizio fino a 3800m...
Forse sto sognando ad occhi aperti, ma sono certo che....
Sono alla cassa della funivia più spettacolare d'EUROPA, dopo un po' di coda
e la delusione di essere il solo volatile del giorno, faccio il biglietto
(ovviamente di sola andata). Sono tranquillo, gli inservienti della funivia
mi confermano che a 4000m sul Colle del Gigante non c'è vento. Mi fido di
questa informazione, anche se il mio istinto di sopravvivenza ne cercherà
conferma ancora in molti altri segnali lasciati in cielo da aerei e nubi.
Ore 11, arrivo in decollo. Aggiornamento meteo (a vista): in val di COGNE si
scorge il primo cumulo, più alto che largo; altri piccoli cumuletti
sfilacciati verso est; sul massiccio un cielo terso, gli aerei in quota non
lasciano nemmeno un accenno di scia: "Che ci sia un NORD così forte?
".
Impossibile, la pressione è in diminuzione, ma di troppo poco perchè si possa
avere un vento così forte. Unica possibilità: calma di vento, grediente
termico elevatissimo, termiche blu fino a quote incredibili...
Intanto la manica a vento ondeggia a cicli regolari.
Mentre inizio i preparativi, osservo i corvi di montagna giocare lungo i
pendii: non sembra che ci sia attività termica, ma è presto.
Aspetto di vedere qualche corvo salire sopra il decollo. Eccolo, nero come il
carbone, con le ali lucenti, come se fossero metalliche, sorvola il decollo e
mi guarda, sembra volermi dire:"E' ora, vieni in aria".
Si allontana in massima efficienza dal pendio e dopo un colpo d'ali, chiude
la virata, uno, due ...tre giri ed è solo più un invisibile puntino nel
cielo.
I'm ready to fly !
….CONTINUA SUL
LIBRO: “LE ALI DELLA LIBERTA’” di S.Maruelli
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