NON VOLARE SU UN LINER

di Stefano Maruelli

 

aselle, ore 10 di un tiepido mattino di giugno. Le montagne scaldate dal sole si coprono la testa con un bellissimo cappello bianco. Il mio istinto di libero volatile si risveglia e il soave pensiero di una giornata di volo passata in montagna si interrompe al secco tuono dell'AFTER BURNER di un F104 che sta decollando dalla pista due.
400 Km/h, ipersostentatori al massimo, 200.000 cavalli impazziti che devono vincere la corsa in una pista che termina contro un muro, quello del suono.
Nel parcheggio, dietro le grate metalliche, trovo con lo sguardo il 747 jumbo-cargo dell'ALITALIA che fa spola da quì a NEW JORK con le carrozzerie delle FERRARI.
Ormai le montagne sono usctie dai miei pensieri: l'attenzione è catalizzata dalla macchia rossa che stanno caricando sul cargo, una FERRARI F40: il mio sogno a 4 ruote, un mito che mi è passato molto vicino quando, tempo fa, ho visitato la fabbrica...
Dicono che i sogni prima o poi si avverino sempre, non ho fretta, anche perchè una quattroruote, così costosa, non è la cosa di cui adesso ho piu' bisogno...
Oggi volo per la prima volta su un aggeggio motorizzato. Ho tanto sentito parlare di questi "cosi": dai racconti di turisti profani, che coglievano la magia del volo anche in un atterraggio mal riuscito, ai favolosi racconti di BACH, che mi hanno ispirato molti sogni ad occhi aperti.
Trovo alcuni miei compagni: siamo studenti del 4° anno di Ingegneria aeronautica al POLITECNICO DI TORINO e andiamo a ROMA in visita all'ALITALIA e in alcune basi militari.
Il nostro principale interesse è la struttura dei velivoli, i problemi legati all'affaticamento, la manutenzione, i controlli non distruttivi...
Molti di noi volano per la prima volta; alcuni volti lasciano trasparire un po' di nervosismo: ieri hanno trovato un bomba su un liner parcheggiato a Roma e quì ne hanno dirottato uno...
Ad essere sinceri, un po' di preoccupazione l'ho anch'io: un pilota che non ha i comandi in mano del velivolo su cui sta volando è come un naufrago alla deriva in un oceano pieno di mostri, si vedono pericoli dappertutto:" attento alla termica, dietro quel cumulo c'è sicurarente una forte discendenza...". Il cielo si sta rapidamente velando, una perturbazione da Sud sta facendo a pugni con il veno fresco da Nord. Faccio il CHEK-ING. Una ventiquattrore a mano e una quarantottore SAMSONITE, un look da aero-viaggiatore di vecchia data, non certo voluto, ma decisamente pratico.
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