IN VOLO IN VAL D'AOSTA

di Stefano Maruelli

Marzo '91.

 

a neve, caduta abbondantemente nei giorni scorsi, ricopre ancora il decollo alto di S.GIACOMO e la strada è impraticabile.
Decidiamo di decollare da Andrate. Sono le 13; se la giornata sarà buona, sufficientemente instabile, si salirà ugualmente bene.
C. sta provando l'ala di Piero, un Advance Sigma, veloce e molto maneggevole, con alcune caratteristiche aerodinamiche innovative come le bocche dei cassoni ad archi parabolici e delle piccole windglet sul dorso dell'ala, in corrispondenza degli ultimi due cassoni. Come sempre aggancia subito una buona termica e riesce a salire al decollo alto.
Io giro avanti e indietro in una termica che è sempre troppo piccola per il mio durissimo Bull Ball e non riesco a salire.
E' brutto trovarsi costretti in uno strato in cui non si riesce a far altro che "galleggiare" alla stessa quota, mentre chi ha avuto l'abilità, o molto più spesso la fortuna, di essere cento metri più in alto, riesce ad agganciare delle termiche ben formate e che spesso raggiungono una quota sufficiente per spostarsi.
Non riesco più a volare tranquillamente: cerco disperatamente di girare stretta anche questa bolla termica, ma nulla da fare: sono costretto dall'inversione termica a restare a questa quota.
Instabilità selettiva: solo alcune bolle termiche sufficientemente grandi e con una notevole differenza di temperatura con l'esterno riescono a "bucare" lo strato di inversione termica e ad entrere nello strato sovrastante con una energia tale da permettere di agganciare le termodinamiche generate dalla brezza di pendio ed, in seguito, le termiche che si staccano nel terzo strato, dove l'aria torna ad avere un forte gradiente termico negativo (cioè si raffredda velocemente con l'aumentare della quota).
Queste bolle solitamente si staccano verso le 12 solari, ora in cui nel cielo sono in atto grandi rimescolamenti fra le masse d'aria molto fredde in prossimità del suolo e quelle più calde provenienti da superfici scure, ben irraggiate dal sole e in grado di scaldare rapidamente l'aria circostante.
Se l'inversione termica non è molto grande, c'è la possibilità che con un buon irraggiamento del sole sparisca già verso le ultime ore del mattino.
Oggi non è un giorno di quelli e più le ore passano più i moti dell'aria si fanno uniformi e di intensità costante: quasi tutte le termiche si sono trasformate in una regolarissima termodinamica che non riuscirà mai a "forare" l'inversione.
15.30 Sono ancora sopra il decollo di ANDRATE, vedo C. che si appresta a ridecollare, è atterrato nel prato del paese perchè il vento sulle rocce di S.Giacomo era diventato troppo forte, spezzava tutte le termiche ed era impossibile salire a più di 1400m, niente terzo strato oggi.
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